blocchi
di storia
Portiamo avanti una tradizione di famiglia dal 1855, tramandiamo gli insegnamenti degli avi che hanno lasciato valide impronte con opere situate in diverse zone del Trentino.
Nella foto Mattivi Pietro e dipendenti (1926)
Una storia di famiglie e di generazioni. Ricordiamo per primo Davide Tomasi, nostro trisnonno, nato nel 1864, ha lavorato all’estrazione e alla sagomatura dei blocchi di granito di Predazzo da cui è stato realizzato il monumento dedicato a Dante Alighieri e visibile nell’omonima Piazza Trentina. Il monumento, che è firmato dell’artista fiorentino Cesare Zocchi, venne inaugurato nel 1896 in una città ancora sotto al Regno Austro-Ungarico.
Il bisnonno, Giovanni Tomasi, nato nel 1891, lavorò invece nella cava delle coste di Cognola, che gli era stata data in eredità dal padre, e diventò maestro scalpellino dopo 5 anni di tirocinio e 3 anni di scuola.
Il bisnonno paterno, Pietro Mattivi, classe 1875, imparando dagli zii fondò l’attuale impresa artigiana e realizzò il basamento per il magnifico Mausoleo dedicato all’irredentista italiano Cesare Battisti, monumento disegnato dall’architetto Ettore Fagiuoli. Realizzato con pietre locali, estratte dalla Cava Mattivi, venne inaugurato il 26 maggio 1935, e vi furono traslate le spoglie del patriota dal cimitero di Trento.
Il nonno Enrico, padre di Alessandro Mattivi, è ricordato tutt’oggi come uno degli ultimi scalpellini trentini dotato di particolare precisione e di innata passione.
presente futuro
Quattro generazioni che hanno lavorato la pietra con le loro mani, conoscenze che si tramandano, artigianalità che si fonde con l’innovazione tecnologica. Una formazione e un aggiornamento continuo che ci consentono di offrire soluzioni ad ogni desiderio.